Anno II - n° 2 - 15 Marzo 1993
Beatrice NICCOLAI ci ha lasciati per andare a raggiungere il suo adorato fratello Beppe. In silenzio, senza un lamento. Con l'orgogliosa semplicità dei Niccolai. Restii a chiedere compassione per sé stessi, terrorizzati dal timore di dover essere di peso a chicchessia. Cara zia Bebé, quando vedrai il nostro amico Beppe, fagli sapere che Egli vive tra noi; che il Suo ricordo addolcisce le nostre amare giornate e che (tu ben lo sai, zia Bebé) continueremo a pensare e ad agire come Egli ci ha insegnato. Con umiltà e comprensione per «l'altro». Ciao, zia Bebé. Gli amici di «Tabula Rasa»
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