Blasfemo è «in»
I fratelli musulmani hanno
pensato che prima o poi Salman Rushdie dovrà passare a miglior vita. Ancora oggi
se ne parla: la sentenza di Khomeini attende irremovibile la sua esecuzione.
Perché è vero che il vento dell'Islam libra le anime alle vette inaccessibili
del cielo. Ma non si può dire, non si può dire, né si può scrivere, come ha
scritto invece l'autore dei "Versetti Satanici", che Maometto il Profeta,
dall'Arcangelo Gabriele riceve l'umiliazione della carne. Proprio in quel senso.
Né più, né meno, come un «ragazzo di vita». Non si può scrivere, non si può
dire.
Lo si può dire, lo si può scrivere solo per creare scandalo, per ricavare
commercio letterario. Diritti d'autore in soldoni. Con tutte le conseguenze del
caso. Si sa: paese che vai, usanze che trovi. Ma Allah è lo stesso Dio delle
nostre parrocchie, l'unico padre di Abramo, padre di tutti i figli che oggi sono
dispersi per ogni latitudine e sono cristiani, ebrei, musulmani e quindi
fratelli nella fede. Ma, potenza dei proverbi, è pur sempre vero il motto «paese
che vai, usanze che trovi». Nessun cristiano, nessun ebreo infatti si è sentito
coinvolto dall'obbligo di assolvere alla condanna. Ed è una fortuna.
Ma non ci siamo soffermati più di tanto ad immaginare se fosse accaduto qualcosa
di simile nel nostro paesello di cristiani distratti che presto detto qualcosa
sembra accadere. Arriverà infatti in libreria un romanzo di José Samarago, per i
tipi di Bompiani, il "Vangelo secondo Gesù Cristo", un libro che per contenuti e
prosa promette scandalo. C'è tutto: San Giuseppe per esempio non si appoggia al
suo bastone di umile falegname come in un qualsiasi presepe, piuttosto si
avvicina alle lenzuola dove la Vergine Maria si abbandona «per inusitata
indolenza mattutina o forse per un presentimento di moglie consapevole dei
propri doveri». C'è tutto e c'è altro: nel mistero di Passione della Croce si
sfidano in un confronto blasfemo la pietà del Diavolo e il sadismo di Dio:
«accumulato tanto dolore Dio non si da per soddisfatto e l'agonia continua».
Naturalmente succederà che venderà tanto. Il libro non arriverà alle vette del
cielo, ma certamente poserà sulle vette delle vendite. L'autore a quanto pare
conquisterà il premio Nobel. È la potenza dei proverbi: paese che vai, usanze
che trovi. Con tutte le conseguenze del caso.
Pietrangelo Buttafuoco
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