le lettere
Caro Carli,
ti chiedo ospitalità su "Tabula Rasa" per quanto leggerai. Bisogna far scoppiare
le contraddizioni all'interno del MSI, tra Fini che, più o meno sinceramente,
predica l'alternativa al sistema, e Tatarella - Lo Porto che si preparano a
cambiare cavallo. Una provocazione può giovare.
Decidi tu.
Appello a tutti i buoni camerati
... nel MSI, nel MSI-DN, fuori
dal MSI, al di là dei monti e al di là dei mari, giovani, maturi, vecchi,
deputati, iscritti, ex iscritti, mai iscritti, dirigenti, peones, ortodossi:
tutto e il contrario di tutto, purché camerati. La Patria è in pericolo, ed urge
un 'unione sacra. Me ne sta bene anche una profana. La Patria è in pericolo: il
nemico ha varcato le frontiere, solo che non lo vediamo perché non è più vestito
da nemico, non brandisce le armi, anzi, sorride. Oggi che «rivalutare il
Fascismo» è quasi una moda; e dire che Starace era cento volte meglio di Cirino
Pomicino, e Michele Bianchi un milione di volte più di De Lorenzo pater et
filius, è quasi un obbligo del galateo della buona società. Ecco, il pericolo:
il nemico si è infiltrato tra noi.
Qualcuno dei Nostri (con o senza tessera) va proclamando che dobbiamo entrare
nel polo liberale; e qualcun altro, che entreremo in un polo con, testualmente,
«liberali, parte della DC, la Lega, i Verdi... La Malfa, Segni e Pannella e...
il decisionista Craxi» ("Repubblica Presidenziale", dicembre 1992). E tanti
saluti al Fascismo. Certo, se vincerà il polo di destra, la piazza principale di
Predappio sarà dedicata all'Illustre Concittadino Benito Mussolini, e il polo
dilorenzomariochiesacitaristiano deporrà ogni anno una corona di fiori in
ricordo dei Caduti della guerra d'Etiopia. Saranno contenti, certi nostri
siculi, certi nostri virgulti di Terra di Bari.
II Fascismo ? Beh, lo studieremo a scuola tra le glorie d'Italia assieme a
Ludovico Ariosto e Peppino Mazzini. La socializzazione, l'indipendenza
nazionale, la rigenerazione morale del popolo, la sovranità dello Stato
sull'economia? Beh, infondo non si può avere tutto, dalla vita! In compenso, un
bel presidente eletto dal (la stampa e le TV che gabbano il) popolo, magari
Scalfaro; e tante, tante belle basi NATO a Crotone, ad Aosta, nel Colosseo, sul
Campanile di dotto, nella Basilica di San Francesco ad Assisi; e un serio
governo di tecnici designati all'uopo dalla Confindustria. Agnelli, portando,
come porta, la cravatta, è infatti un uomo di destra, mica un trasandato e rosso
proletario!
La Patria è in pericolo: e noi, che stiamo a fare? Aspettiamo la fine? Ci
scriviamo addosso fiorite parole? E una bella mattina ci lasceranno scegliere se
uscire dalla storia o diventare democristiani. Di destra, bene inteso.
Ma ci sono ancora, la grazia di Dio, i buoni camerati, e tanti, nel MSI e fuori
dal MSI: e non impediremo il mercimonio? E permetteremo a qualcuno di salvarsi i
dodici milioni al mese nel polo moderato, proprio ora che il sistema crolla
sotto i colpi di Di Pietro e di una spaventosa crisi economica? E questo il
momento di litigare se uno ha la tessera ancora o ha sbattuto la porta a seguito
delle replicate fesserie di Pino Rauti (magari dopo averlo aiutato a farle fino
all'ultimo)? O non è l'ora di dare a tutti una mano a costringere, se mai, ad
uscire dal MSI quelli che con il MSI vero non hanno a che fare?
E poi, tutti assieme contro il sistema.
Ulderico Nisticò
Caro Nisticò,
pubblico la tua lettera ben sapendo che sarò rimbrottato dagli amici della
Redazione. Perché è lo «sfogo» di uno che non ha ancora capito. Noi, di "Tabula
Rasa", è dal 1984 (Ergife, "Segnali di Vita") che abbiamo preso atto
dell'equivoco che è costato lacrime e sangue a migliaia di famiglie. E dal di
dentro, quell'equivoco, non potrà mai essere chiarito. Le contraddizioni non
sono di oggi, sono parte integrante di quell'ambiente: servono per i congressi e
per le elezioni di ogni ordine e grado. È gente che vede più verde l'erba del
vicino, che vede il denaro e la sistemazione futura (forse pensando di essere
eterna) come unico scopo di militanza (?). Questo per i dirigenti e per i
novelli rampanti. Cervelli inariditi dal loro futile trascinarsi quotidiano. Tu
mi chiederai: — E tutti quelli che in periferia, in buona fede, li sorreggono
...? Poveracci... non possiamo interessarci ai loro problemi. Rifiutano ogni
tipo di assistenza psichica. Come te, del resto. Che sei ancora «dentro» e
redigi «proclami». Ma per chi? Vedi se te li pubblica il "Secolo"...
A. C.
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