«Non è importante la vita. Importante è cosa si fa della vita» (Beppe Niccolai - Roma, Dicembre 1984)

Anno III - n° 1 - 31 Gennaio 1994

 

l'ultima


All'Italia

 

Scuotesi a' venti il venerando crine

de' tuoi abeti che s'ergon maestosi,

e: Quando, Italia? al del senza confine

sussurran lugubri i giganti amorosi.

Italia, quando la tua terra libera

sarà da l'ugna de le mille arpie?

Di', quando il genio e il pugno del tuo popolo

schiacceran l'epa a mitre e a dinastie?

Oh purtroppo è lontan quel desiato

di': panem et circenses l'ideale

è dell'uomo: nel brago indisturbato

s'introgola tutt'ora, sozzo maiale,

chi del martirio tuo mercato fé ':

e sempre sempre del tuo sangue han sete

preti, banchieri, sgherri: e mai non v'è

speme d'ore più libere e più liete.

No?proprio no? dunque rifulge invano

una stirpe di secoli per te?

Dunque è dannato ilpopol tuo sovrano

a sbacciucchiar d'idoli e d'ombre il pie'?

O Italia grande! i gorghi e le vallate

portan l'eco superba del tuo nome:

e tornano a sperar l'alme abbrunate:

c'è tanto verde sopra le tue chiome!

O Italia bella! a gli orizzonti indomiti

un 'aurora sorride, e ne le sue

limpide ebbrezze un mondo novo palpita:

c'è tanto verde su le chiome tue!

 


Berto Ricci

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