Anno III - n° 6 - 31 Ottobre 1994
L'ex-MSI? Una discarica... incontrollata
A Bari, sulle pagine di
"Meridiano Sud", è stato aperto un dibattito sul futuro della Fiamma. Da par
suo, è intervenuto anche l'amico Vito Errico con la lettera che di seguito
pubblichiamo.
Perché non riesco a
raccapezzarmi? È subito detto, leggendo i giornali. Pino Rauti si stringe ad
Assunta Stramandinoli in Almirante, che l'ha sempre e semplicemente odiato.
Assunta Stramandinoli, che ha sempre coccolato Fini, ch'è un bel ragazzo da
sempre, ora vuole mangiarselo vivo. Teodoro Buontempo, ch'è sempre stato
rautiano e divenne finiano, ritorna rautiano. Mirko Tremaglia, amico degli
americani, alleato degli USA nella Guerra del Golfo ma nemico di Fini, come lo
era di Almirante, della cui moglie ora è alleato. Cesco Giulio Baghino, che con
Rauti ha sempre fatto a cazzotti (verbali) -tanto che dei combattenti della RSI
ci sono due federazioni (l'Unione, «di proprietà» del primo e la Federazione,
fondata anche dal secondo-, ora si allea con il Legionario di Cardinale contro
il Balilla di Bologna. Gianni Alemanno, figlio spirituale e genero materiale di
Rauti, si rivolta contro il padre-suocero (mi ricorda un po' Ciano il Giovane)
mentre Isabella, figlia di Rauti e moglie di Alemanno, va col padre contro il
marito (e mi ricorda il contrario di Edda Ciano, che andò col marito contro il
padre).
Quello remoto sta nel fatto che
quel partito è nato e vissuto nell'equivoco. Sorto come erede del fascismo
salodiano (così pensavano i nostri due padri, che lo fondarono, nevvero?)
cominciò subito ad imbarcare i badogliani. È cominciato da lì l'equivoco.
Ricordi Russo Perez, e tutti gli altri a venire, a cominciare da Servello,
ch'era dall'altra parte, da quella della V Armata americana? E l'Almirante di
sinistra che dopo i «nichelini» di Pescara andò a destra? Ricordi Rauti lo
zingaro, nel MSI, fuori dal MSI, dentro Ordine Nuovo, fuori Ordine Nuovo e di
nuovo nel MSI, dopo essere passato per Parco dei Principi, i generali più o meno
democristiani e tutto il resto? Ah! quel Rauti... dopo esser stato il peggior
segretario del MSI, ancora urla. Ma perché non se ne sta a casa, a godersi il
diritto acquisito della pensione parlamentare? Voglio vedere chi gli da ancora
credito. Mentre i nostri padri venivano epurati e perseguitati, loro, su in
alto, trescavano con il potere. Mezzasoma finì al muro ed Almirante, ch'era il
capo di gabinetto, la fece franca. Mussolini finì a Piazzale Loreto e Rodolfo
Graziani ad Arcinazzo, ad abbracciare un giovane Giulio Andreotti. Non rimbrottarmi, non guardarmi in cagnesco. Tu vorresti ricordarmi che il MSI era il partito dei nostri padri. Ma i nostri padri non ci sono più e poi loro si battevano per un'idea. Come vuoi accostarli a questi qui, che non sanno nemmeno che cosa devono fare al governo? Qual'è l'idea di Alleanza nazionale? Io non l'ho ancora capito. Fintante che stanno al governo, arraffano quello che possono, come facevano i loro predecessori. Se cadono (e cadranno) di loro non resterà nulla. E nulla resterà nemmeno dei Rauti, dei Buontempo e di tutti gli altri perché da venti, trenta, quaranta e cinquantanni c'è sempre qualcuno che recita una commedia, fatta di finta opposizione: se quegli sciocchi dei partigiani non avessero appeso Mussolini, del fascismo non sarebbe rimasto alcunché. E sai perché? Perché gli italiani sono infidi, se avanzi ti seguono, se indietreggi, ti uccidono. E dimenticano in fretta, tutti pronti a salire sul carro del vincitore. Gli italiani vogliono vincere e stare al potere. I princìpi? Franza o Spagna, purché se magna. Vuoi una prova in più? Fini e il fascismo. Sì, Fini è fascista come lo era la Milizia all'alba del 25 luglio 1943. Mussolini finiva nell'ambulanza e la Milizia andava prima al mare e poi sostituiva i fascetti con le stellette. Il Duce perdeva e il Re vinceva. Capito l'antifona? Tu vorrai insistere: ma i nostri padri? Ed io ti rispondo e chiudo: ma quando mai i nostri padri sono andati al potere? Hasta la vista!
Vito Errico |