la recensione
Giano Accame
Ezra Pound economista
Contro l'usura
Edizioni Settimo Sigillo, 266 pagine, Lire 36.000
Ezra Pound economista è un libro
drammatico, non un libro astruso.
Una guida politica alla lettura ed alla vita del grande poeta americano amico
dell'Italia, che ha incluso nei "Cantos" l'economia monetaria come tema portante
di un'epica moderna.
S'è battuto «Contro l'usura» e l'ha pagata cara. L'hanno chiuso a Pisa in una
gabbia e poi per dodici anni a Washington, senza processo, in un manicomio
criminale.
L'establishment finanziario non gliel'ha perdonata. Lo presero per pazzo
perché indicò nelle manipolazioni monetarie, anziché nella lotta di classe, il
problema del secolo. La caduta del muro di Berlino, mentre incombe ancora sul
genere umano il muro di Wall Street, gli ha dato ragione. Le ansie di fine
millennio, dalla crescente dipendenza dei politici dal dominio del denaro alle
tempeste valutarie, alla disoccupazione di massa, alla fame nel mondo,
discendono in gran parte dall'incapacità di raccordare produzione e bisogni in
un sistema mondiale dove la sovranità monetaria è stata sottratta ai poteri
nazionali e democratici per consegnarla ai mercanti di debiti e denaro, creato
dal nulla.
La lezione di Pound si conclude in un appello a colmare il deficit di
democrazia che sta espropriando i popoli ed eleva il denaro ad ethos
dell'Occidente: nella secolarizzazione, principio residuale di fede e
d'obbedienza.
Giano Accame ha svolto come
giornalista incarichi d'inviato in più di trenta Paesi, ovunque affrontando i
rapporti tra politica, cultura ed economia. Per gli Annali dell'economia
italiana (Ipsoa) di Epicarmo Corbino e Gaetano Rasi nei primi anni Ottanta ha
scritto una "Storia della Repubblica da De Gasperi a Moro". Nel 1983 ha
pubblicato "Socialismo tricolore" con l'Editoriale Nuova; nel 1990 "II fascismo
immenso e rosso" con Settimo Sigillo.
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