«Non è importante la vita. Importante è cosa si fa della vita» (Beppe Niccolai - Roma, Dicembre 1984)

Anno IV - n° 7 - 31 Dicembre 1995

 

la recensione

Mario Guarino
L'Italia della vergogna
pp. 256, Lire 28.000, Laser Edizioni
55049 Viareggio - LU - Via Cavallotti, 137 - Tel 0584-30.281

 
 

"L'Italia della vergogna" è il nuovo best seller di Mario Guarino. Dal processo Andreotti, sullo sfondo della connection mafia-politica-massoneria, alla scia di misteriosi omicidi-«suicidi» lunga 25 anni. Fatti e misfatti di Craxi e Berlusconi, giudici corrotti, giornalisti venduti e finanzieri d'assalto.

In questo libro, edito da "Laser Edizioni", frutto di un accurato e approfondito lavoro di testimonianze, atti parlamentari e rapporti delle forze dell'ordine, Guarino mette in luce il cancro che ha paralizzato il tessuto sociale e politico dell'Italia negli ultimi trent'anni, creato dal triangolo malefico «mafia-politica-massoneria».

Molte le cose inedite: le intercettazioni telefoniche integrali del nucleo centrale di criminalità economica e informatica della polizia che svelano inquietanti rapporti tra Pino Mandalari, il commercialista di Totò Riina ed esponenti di Forza Italia e Alleanza Nazionale. A proposito di Mandalari, il giudice Giovanni Falcone disse: «Chi tocca quei fili muore». Inoltre, per la prima volta, sono pubblicati i nomi dei massoni delle logge coperte italiane. Questi, sono stati rilevati dal tomo II - vol. 4 intitolato «Altre forme massoniche», facente parte della monumentale documentazione della Commissione parlamentare P2, presieduta dall'exdeputato DC Tina Anselmi e fino ad ora inediti.

Mario Guarino, ormai è noto, è un giornalista che si muove con e tramite i documenti. Autore nel 1994 del best seller "Berlusconi. Inchiesta sul signor Tv", scritto con Giovanni Ruggeri, per primo (nella edizione del 1986) svelò gli oscuri inizi del Cavaliere e tutto ciò che Berlusconi considerava non autorizzato ad essere pubblicato.

"L'Italia della vergogna", nelle librerie da appena un mese, è già presente nelle classifiche dei libri più venduti e si avvia ad essere un nuovo successo. Ma Mario Guarino, 55 anni, con alle spalle vent'anni come inviato speciale della Rusconi, importanti collaborazioni giornalistiche e un Premio «Mario Pannunzio», non si scompone: sta già raccogliendo nuovi documenti e testimonianze per il best seller del 1996. Di cosa si tratta? Per ora è un segreto.

 

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«... L'operazione in cui il procuratore Cordova ha veramente capito la potenza della "democrazia degli uomini" che se ne infischiano della "democrazia delle leggi" è stata l'inchiesta sulla massoneria. I grandi mezzi di informazione lo hanno seguito come si segue un cacciatore di farfalle un po' corpulento e avanti negli anni: sorridendo, facendo dello spirito. Cordova piombava in una città italiana, Firenze, Torino, Padova per consultare le carte processuali riguardanti i massoni e il commento usuale dei giornali e delle televisioni era, detto o implicito: ma che vuole questo? Che cos'è questa storia della massoneria? Tu conosci un massone? Io no. Quattro gatti che amano giocare con i triangoli e le cazzuole, gente che non fa male a nessuno e al massimo fa i suoi affari. E che vuoi fare questo Cordova? Mettere in galera ventimila o trentamila scemi. Sono un'associazione segreta che va dai gruppi onorevoli e rispettabili a quelli dei traffici inconfessabili per finire alla copertura della mafia. In alcune regioni ha sostituito i partiti ...»

Giorgio Bocca

 

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Ci sono almeno due Italie, entrambe trasversali. La prima è formata da gente che fa il proprio dovere, lavora, si sacrifica, ha ideali di Giustizia, si batte per la solidarietà: operai, impiegati, funzionari, imprenditori, giornalisti, magistrati, deputati, militari d'ogni arma e grado. E poi c'è l'altra Italia: dipendenti pubblici e privati che tirano la fine del mese, i furbi il cui unico scopo è di fregare il prossimo, ma soprattutto, ad alti livelli, pezzi dello Stato (militari, politici, magistrati), che tradiscono gli scopi della propria professione, giornalisti-scendiletto dei potenti di turno, e due poteri forti spesso evocati, la massoneria deviata e le mafie. È questa seconda Italia -quasi invisibile, ma presente e potente nella società- che da tempo umilia la prima, arricchendosi illecitamente con ogni sorta di affari; emarginando, riducendo al silenzio o eliminando fisicamente chi vi si oppone. Da decenni, questa seconda Italia ha messo le mani sul Paese. Uno spaccato del Triangolo Malefico (politica-mafia-massoneria), lo offre, tra gli altri, il noto esperto del fenomeno mafioso, Pino Arlacchi. «L'offensiva contro la politica corrotta e la faccia nascosta e palese del potere mafioso», afferma «è stata imponente. Quattro ex-presidenti del Consiglio incriminati, uno dei quali per associazione mafiosa. Un ex-ministro dell'Interno arrestato sotto l'accusa di associazione camorrista. Oltre dieci ex-ministri sotto accusa per corruzione. Ventiquattro richieste di autorizzazione a procedere per reati gravi (17 per complicità con la mafia), inoltre, a carico di deputati della precedente legislatura. Settanta consigli comunali sciolti per inquinamento mafioso nelle regioni a rischio, e 150 amministratori locali rimossi per la medesima ragione».

(dalla premessa del libro)

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