«Non è importante la vita. Importante è cosa si fa della vita» (Beppe Niccolai - Roma, Dicembre 1984)

Anno V - n° 1 - 29 Febbraio 1996

 

Navigare necesse

 

 

Per il nuovo anno adottiamo come parola d'ordine il motto che prima di essere quello di Brenta l'anseatica, fu quello di Roma imperiale: navigare necesse. Per noi navigare significa combattere. Contro gli altri, e contro noi stessi. La nostra battaglia è la più ingrata, ma la più bella, perché c'impone di contare solo sulle nostre forze.

Abbiamo stracciato tutte le verità rivelate, abbiamo sputato su tutti i dogmi, rifiutato tutti i paradisi, ridicolizzato tutti i ciarlatani -neri, rossi, bianchi- che mettono in commercio droghe miracolose per dare la «felicità» al genere umano. Non crediamo ai programmi, agli schemi, ai santi, agli apostoli: non crediamo, soprattutto ad una univoca soluzione -sia essa economica, politica o morale- a una soluzione lineare dei problemi della vita perché la vita -illustri ciarlatani di tutte le sagrestie- non è lineare, e non la ridurrete mai a un segmento imprigionato tra bisogni primordiali. Torniamo all'individuo. Noi sosterremo tutto ciò che esalta, amplifica l'individuo, gli da più libertà e più benessere, più possibilità di vita, noi combatteremo tutto ciò che deprime e mortifica l'individuo.

Due religioni, oggi, lottano per il dominio delle menti e del mondo: la nera e la rossa. Da due vaticani partono oggi le encicliche: da Roma e da Mosca. Noi siamo gli eretici di queste due religioni. Noi solo siamo immuni dal contagio. Il risultato della battaglia è per noi poco importante. Per noi il combattimento si compensa da solo, anche se non è coronato dalla vittoria...

... Intanto bisogna navigare. Anche controcorrente. Anche contro il gregge. Anche se il naufragio attende i portatori orgogliosi e solitari della nostra eresia.
 

Benito Mussolini
da "Il Popolo d'Italia", 1 gennaio 1919

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