«Non è importante la vita. Importante è cosa si fa della vita» (Beppe Niccolai - Roma, Dicembre 1984)

Anno V - n° 6 - 15 Ottobre 1996

 

le lettere

Parliamo della nostra visione della vita
 

Caro direttore,

da qualche numero si insiste, un po' noiosamente a dire il vero, sulla nostra rivista, ad esporre le ragioni di alcuni redattori od «ex» (Errico, Croppi ed altri) in merito alle loro scelte di campo, in prevalenza di olivi! Non riesco proprio a capire questi personaggi che vogliono esternare, penso per convincerci, la bontà delle loro scelte, provenendo anche loro, almeno ritengo, dalle nostre comuni radici (quelle di Beppe Niccolai per non essere fraintési con altre radici…). Ma costoro o prima stavano nella nostra area per caso o senza cognizione di causa, o adesso, per le loro scelte nell'area del PDS, ma anche fosse stato nell'area di AN, hanno effettuato una virata di 360° che non ha più niente a che vedere con la nostra filosofia di vita e quindi con la nostra Politica. Caro direttore, cerchiamo invece dì dibattere sulla rivista del nostro anticapitalismo, del nostro antiamericanismo, anche con proposte concrete. Questi due «ismi» debbono essere i capisaldi, i nostri paletti di confine per sentirci uniti verso un nemico comune e ben individuabile, e sottolineo nemico e non avversario; su questi due punti non possiamo tergiversare e tanto meno mollare; e certamente questi due presupposti non esistono né a destra né a sinistra. Seminiamo il nostro sentire, specialmente verso i giovani, prendendo a base del nostro fare politica l'antiamericanismo e l'anticapitalismo; scriviamo su ciò, facciamo dibattiti, convegni e parliamo con amici e conoscenti di questa nostra visione della vita; boicottiamo anche nel privato con i fatti tutto quello che arriva, in tutti i settori, dalla società americana e dal capitalismo sfruttatore. Se vogliamo almeno tentare di salvare e migliorare la nostra società, dobbiamo operare in quest'ottica; non preoccupiamoci dei risultati immediati, preoccupiamoci di più di agire secondo il nostro sentire come dovere verso questa e le future generazioni. Le discussioni se andare con Alleanza Nazionale o se andare col PDS, che sono poi due facce della stessa medaglia capitalista, ci alterano e ci sviliscono.
 

Renzo Possano

Verona

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