Anno VI - n° 7 - 31 Dicembre 1997
Grazie al «Mussolini anni Trenta», gli Italiani d’America poterono vantare la loro nazionalità. e nel momento in cui la patria ebbe bisogno espressero a Mussolini, e alla «nuova Italia», la loro gratitudine. Spontaneamente
Ad Arrigo Levi
«Uomini siate, e non pecore
matte,
L'odio atavico che gli ebrei hanno sempre dimostrato nei confronti dei non circoncisi (i gojm), è stato chiaramente espresso nell'articolo di Arrigo Levi: "La destra e il passato fascista" ("Corsera", 6 dicembre 1997). Gli dedichiamo, perciò, le due illustrazioni sotto riprodotte. Due «cartoline».
Erano tutti fascisti? Tutt'altro. Ma Mussolini aveva ridato agli Italiani quella dignità che avevano smarrita da secoli. Al Levi non interessa. Mussolini va condannato. Ma perché il Levi non si chiede i motivi per cui -da secoli- gli ebrei sono invisi al consorzio umano? Perché in Polonia sta nuovamente esplodendo l'antisemitismo? Perché la Chiesa russa ortodossa torna sull'ipotesi di un «complotto giudaico-massonico» contro Nicola Il? Perché, infine, Le Pen (da noi politicamente distante anni luce) giudica l'olocausto «un dettaglio» nella grande mattanza del secondo conflitto mondiale...? Purtroppo, signor Levi, una frase come quella di Le Pen (che non condividiamo) viene... come dire... «estorta»: è l'istintiva reazione che si prova di fronte a saccenti «lezioni» di democrazia intrise di odio e arroganza. Giudaica. |