«Non è importante la vita. Importante è cosa si fa della vita» (Beppe Niccolai - Roma, Dicembre 1984)

Anno VII - n° 1 - 28 Febbraio 1998

 

le lettere

 

 

«... L'intelligenza fascista mira al totale dell'uomo: vale a dire non è mai solo intelligenza, ma parte da un integrale sviluppo delle facoltà umane per far presa su tutte, e tutte accoglierle nella sua sintesi. La fermezza del carattere, il coraggio morale e fisico, la virile bontà, l'entusiasmo illuminato, l'indipendenza dalle miserabili avidità del successo e del lucro superfluo sono i suoi requisiti costanti e necessari ...»

Berto Ricci

 

Caro Carli,

è passato del tempo dall'ultima corrispondenza intercorsa, durante il quale, in ogni caso non ho certo smesso di «divorare» i numeri di "Tabularasa" che via via mi sono pervenuti.

L'anno è cominciato da poco e così colgo l'occasione per fissare un paletto sul mio percorso verso il futuro. Tale «paletto» è, senza dubbio, rappresentato da lei e da tutti quanti collaborano con la rivista e che qui voglio ringraziare per la «boccata d'ossigeno» al cuore ed alla mente che arriva ogni qual volta i miei occhi si posano sui vostri scritti... Questa mia vuole essere un invito ad andare avanti perché, sono certa, questa sia la strada giusta.

Le vostre (e da qualche tempo anche le mie) pagine sono linfa vitale per le «radici profonde» che «non gelano mai». Non v'è dubbio che si tratti di «affreschi» di rara intelligenza, dai quali sempre emerge «fermezza di carattere», «virile bontà», «entusiasmo illuminato», «coraggio morale» ed evidente «indipendenza dalle miserabili avidità del successo e del lucro superfluo». Ad essere sincera mi sfugge il «coraggio fisico» ma sono certa che da una futura e più attenta lettura saprò cogliere anche questo elemento fra le righe...

Voi tutti avete la particolare capacità di dar voce ai miei silenzi, alle mie stesse insofferenze, alle mie crisi soffocate, alle mie malinconie inespresse, alle mie insoddisfazioni malcelate...

È bello che ci siate a dare manforte, stimolo e forza a quanti non intendono soggiacere alle pressioni dei «potenti», a quanti, sempre e comunque, nuotano controcorrente.

Continuate, dunque, ed io sarò con voi! Buon lavoro...

 

Roberta Capotosti
 

Un affettuoso ringraziamento da parte di tutta la redazione.

Le Sue parole tolgono ogni velo ai dubbi che adombrano -talvolta- i nostri pensieri quando, gli stessi, si tramutano in atti. Vuol dire che siamo nel giusto.

So che la Sua sensibilità non è comune tra i Suoi coetanei, ma la mantenga in ogni momento della Sua vita. La farà soffrire, qualche volta potrà apparire intollerante agli occhi degli imbecilli... ma non correrà il pericolo di essere una fra le tante.

Grazie. Non altro ci è permesso a commento delle Sue righe.

 

A.C.
 


 

Caro Carli,

molto grato per l'invito alla riunione di "Tabularasa" devo confermarti il mio interesse allo sviluppo di iniziative attorno alla rivista e nell'ambito delle idee che "Tabularasa" esprime. È necessario, tu ben lo sai, incontrarci spesso. È necessaria, forse, una selezione perché, pur nella libera espressione, non ci si allontani da posizioni fondamentali e di rinnovamento anche tra di noi, fermi restando punti di origine ben determinati.

Questo mio breve commento vuol essere conferma e incitamento a noi tutti. L'anno è già iniziato ma il mio augurio è quello per un amico impegnato in una difficile, ma bella battaglia.

Auguri, quindi, tanti di successo e di serenità.

 

Carlo Massey

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