«Non è importante la vita. Importante è cosa si fa della vita» (Beppe Niccolai - Roma, Dicembre 1984)

Anno VII - n° 1 - 28 Febbraio 1998

 

Il nuovo mercato degli schiavi: la «tratta» di donne e bambini

 

 

A partire da questo numero, il Comitato di redazione della rivista si arricchisce della collaborazione preziosa della dottoressa Isabella Rauti: ne siamo lieti e le diamo un caloroso benvenuto nella famiglia di Tabularasa.

la Redazione

 

 

Una nuova forma di schiavitù si va diffondendo nel «Vecchio Continente»: la tratta delle donne e dei minori a fini sessuali. Oggi, in Europa, il mercato della prostituzione è un fenomeno di dimensioni internazionali che coinvolge centinaia di migliaia di persone provenienti, in particolare, dall'Africa occidentale (principalmente Ghana, Nigeria, Zaire, Costa d'Avorio), dal Sud America (Colombia, Repubblica Dominicana, Brasile, Ecuador, Perù), dall'Asia sud orientale (Filippine e Tailandia) e da quasi tutti i Paesi dell'Europa orientale (Polonia, Romania, Ungheria, Croazia, Slovenia, Albania, Russia, Ucraina, Repubblica Ceca, Slovacchia).

Si tratta di una popolazione mobile, estremamente debole, marginale sul piano sociale che esiste, trasversalmente, in ogni Paese europeo. L'aumento del numero di «lavoratrici» sessuali è legato e collegato al fenomeno della migrazione a catena ed alla creazione di reti interne allo stesso gruppo d'origine, alla stessa comunità etnica, alla regione geografica o alla città di provenienza. Gli spostamenti, il lavoro, i soldi e la vita stessa delle prostitute sono controllati dalle organizzazioni criminali internazionali; il meccanismo della tratta organizzata ha, infatti, un carattere mafioso e percorsi definiti che mettono in circolazione persone -con un'età che, tendenzialmente, diminuisce sempre di più- destinate allo sfruttamento sessuale. Gli autori dei racket del traffico degli esseri umani, attirano donne e bambini con false promesse e, successivamente, li costringono alla prostituzione, sulla strada o all'interno di case; le vittime giungono in aereo, ma più spesso via terra e via mare e la situazione di clandestinità ed il sequestro del passaporto sono gli elementi di debolezza su cui fanno leva gli sfruttatori e le loro organizzazioni criminose.

La stima nazionale più recente -fornita dall'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM)- sulle persone che si prostituiscono nel nostro Paese contiene dati impressionanti: 18.800 - 25.100 unità, che si riferiscono esclusivamente alla popolazione immigrata. Lungo le strade italiane, il mercato del sesso è costituito per il 60% di stranieri (donne, transessuali e travestiti), per il 30% di tossicodipendenti di nazionalità italiana e per il 10% di italiani non tossicodipendenti. Le presenze maggiori di prostitute straniere si registrano nel Nord Italia (con cifre comprese tra le 8.000 e le 11.300 unità), seguite dal Centro (5.600 - 7.000 unità) e dal Sud e dalle Isole (5.100 - 6.800 unità). Data l'instabilità del fenomeno e la sua caratteristica di «sotterraneità», tutte le cifre devono essere accolte con cautela e costituiscono solo un'indicazione di riferimento per abbozzare i contorni del fenomeno -massiccio e sommerso- dello sfruttamento.

Nel corso della conferenza svoltasi a Vienna nel giugno 1996 -alla quale hanno partecipato i governi dei quindici Stati dell'Unione (UE) ed alcuni Paesi terzi (Stati Uniti, Ungheria, Cipro, Malta e Polonia) insieme alle Organizzazioni non governative (ONG) ed alle associazioni di volontariato- sulla tratta degli esseri umani si è parlato di una «terzomondializzazione» dell'offerta nella prostituzione nei paesi europei. La criminalità organizzata internazionale si sta concentrando verso lo sfruttamento sessuale delle donne e dei bambini dei paesi Terzi perché negli stati membri dell'Unione Europea le pene in materia sono più leggere di quelle previste contro il traffico degli stupefacenti.

Nel mercato del sesso che coinvolge i minori rientra il fenomeno, massiccio e diffuso, del cosiddetto turismo sessuale; è stato calcolato che non meno di centomila sarebbero i «turisti del sesso» occidentali che vanno nei Paesi del Terzo e del Quarto mondo a schiavizzare migliaia di bambini e di bambine, che vengono affittati o venduti a pedofili e pornografi, sui marciapiedi, nei bordelli, negli alberghetti ma anche nei grandi alberghi.

Sono anche questi i costi umani ed esistenziali delle società complesse; nelle pieghe del benessere generalizzato e diffuso si nascondono le vecchie e le nuove povertà, tutte le povertà all'interno della povertà. Violenze ed abusi sui bambini anche tra le pareti domestiche! Minori costretti a lavorare per poche lire (250milioni nel mondo!); nel Sud del pianeta, centinaia di milioni di persone che lavorano in condizioni spaventose ed inumane per alimentare i profitti di una minoranza che, attraverso le multinazionali, sfrutta sistematicamente risorse umane e naturali; una lobby che corre a fare affari lì dove la manodopera costa meno ed il guadagno è più alto. Abbiamo di fronte a noi gli esiti devastanti del «fondamentalismo liberista» -quelli magistralmente descritti da Martin e Schumann nel volume significativamente intitolato "La Trappola della globalizzazione"- la scomparsa del ceto medio, la crescita della povertà, lo sfruttamento della forza lavoro a bassissimi costi nel Terzo e nel Quarto mondo.

Il sistema economico liberista e l'applicazione di modelli capitalistici, con la mondializzazione e lo sfruttamento del lavoro, sono alla radice delle disparità economiche e sociali; sono queste logiche di profitto ad allargare la forbice della povertà, tra il Nord ed il Sud del pianeta, tra il Nord ed il Sud dell'Europa, tra il Nord ed il Sud dell'Italia.

Il terzo millennio ci lancia sfide epocali! Per dare risposte ai nuovi bisogni, è necessario rafforzare la concezione comunitaria del vivere; bisogna tessere la trama smagliata della comunità nazionale, ricomporre il tessuto sociale e reagire al livellamento delle identità difendendo le specificità dal rullo compressore dell'omologazione e della globalizzazione.

 

Isabella Rauti

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